Guida al
conto termico 2.0
Guida al Conto Termico 2.0
Questa guida di my-pratiche.it ti introdurrà a tutte le informazioni necessarie per capire come ottenere l’incentivo del Conto Termico 2.0. Accedervi è facile, basta seguire pochi semplici passi e affidarsi ad esperti in grado di guidarti lungo tutto il processo della pratica. Hai dubbi, domande o cerchi un professionista in grado di aiutarti? Rivolgiti a my-pratiche.it!
In questa guida ti spiegheremo:
- Cos’è il Conto Termico 2.0
- Come funziona l’incentivo
- Quali sono gli interventi che possono usufruire dell’incentivo
- Quali sono i vantaggi per chi richiede il Conto Termico 2.0
- Come viene calcolato il rimborso
- Chi può beneficiare del Conto Termico 2.0
- Alcune regole da seguire per il buon esito della pratica
- Come richiedere il Conto Termico 2.0
- Quando presentare la richiesta
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1. Cos’è il Conto Termico 2.0?
Il Conto Termico è un incentivo economico introdotto dal governo italiano con il Decreto Ministeriale del 16/02/2016 obiettivo del decreto è di promuovere la transizione verso soluzioni di riscaldamento più sostenibili.
OBIETTIVO DELLA NORMATIVA
Obiettivo principale è l’efficienza energetica degli edifici con l’uso di tecnologie che utilizzano fonti di energia rinnovabile per il riscaldamento, la produzione di acqua calda sanitaria e il raffrescamento degli stessi.
BENEFICI DEL CONTO TERMICO
Il Conto Termico offre una serie di benefici economici e ambientali, incentivando l’adozione di tecnologie sostenibili nel settore della climatizzazione dove è chiaro il guadagno “green” nei confronti dell’ambiente ma soprattutto un forte guadagno in termini economici per la gestione della climatizzazione; è innegabile il risparmio energetico ed economico dettato dall’uso di tecnologie che sfruttano l’energia prodotta da fonti alternative al fossile.
2. Come funziona il Conto Termico 2.0?
Il Conto Termico si differenzia da qualsiasi altro incentivo fiscale in quanto prevede un rimborso diretto sul conto corrente bancario o postale del richiedente in tempi rapidi.
Il Conto Termico è un programma di incentivazione finanziaria erogato direttamente dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) che supporta interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici e promuovere l’uso di fonti di energia rinnovabile nel settore del riscaldamento, della produzione di acqua calda sanitaria e il raffrescamento degli edifici.
Il Conto Termico, quindi non è una detrazione fiscale ma un incentivo diretto, ovvero un vero e proprio contributo in denaro, che si concentra sull’adozione di soluzioni che migliorano l’efficienza energetica degli edifici, per favorire l’installazione di generatori termici e di climatizzazione basati su tecnologie rinnovabili.
3. Quali sono gli interventi che possono accedere all'incentivo?
PER SOSTITUZIONE DI VECCHI GENERATORI ESISTENTI CON:
» sistemi di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria a biomassa come termocamini, caldaie e stufe a pellet o a legna;
» sistemi di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria a pompa di calore;
» sistemi di riscaldamento ibridi a pompa di calore;
PER NUOVA INSTALLAZIONE DI:
» pannelli solari termici per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
Per accedere al Conto Termico bisogna tenere conto di una condizione importante: è necessario che i sistemi sopra menzionati, siano acquistati per la sostituzione di vecchi generatori esistenti.
Diversa è la condizione per l’acquisto e installazione dei pannelli solari termici destinati al riscaldamento o alla produzione di acqua calda sanitaria che possono accedere al rimborso previsto dal Conto Termico anche se di nuova installazione.
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4. Quali sono i vantaggi per chi richiede l’incentivo del Conto Termico 2.0?
Il vantaggio economico principale del Conto Termico consiste nel rimborso delle spese sostenute per l’installazione di impianti basati su fonti rinnovabili o per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica.
La percentuale di rimborso del Conto Termico è variabile secondo le caratteristiche del generatore acquistato e puo’ arrivare fino a un massimo del 65% della spesa sostenuta per la sostituzione di impianti tradizionali con generatori a pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici.
Il programma è cumulabile con altri bandi regionali:
Nel caso la richiesta venga effettuata da cittadini o aziende di Campania, Emilia- Romagna, Piemonte e Veneto, è possibile cumulare il Conto Termico con incentivi regionali,
Per un rivenditore o un installatore il vantaggio principale di consigliare il Conto Termico alla sua clientela consiste nella occasione commerciale per incrementare le proprie vendite o servizi.
Il Conto Termico è una indiscussa leva commerciale che garantisce un ottimo vantaggio sulla concorrenza e una fidelizzazione certa del cliente.
Il Conto Termico è un’occasione di ampliamento/completamento dei servizi offerti alla propria clientela. La possibilità per il rivenditore di offrire al proprio cliente un prodotto fortemente scontato grazie alla cessione del credito offerto dal Conto termico.
5. Come viene calcolato il rimborso del Conto Termico 2.0?
Il calcolo del rimborso tiene conto di diversi parametri e per lo stesso generatore non è uguale in tutte le zone italiane.
In particolare, l’incentivo dipende dalla potenza nominale (kW) e dalle emissioni del generatore (stelle) o della soluzione installata e dalle ore di funzionamento calcolate in media in base alla fascia climatica (A, B, C, D, E, F) del luogo dove viene effettuato l’intervento.
Le zone climatiche sono state introdotte con il Decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993, n. 412. In questo Decreto, l’Italia è suddivisa in sei zone climatiche, definite in base ai gradi-giorno a cui appartengono tutti i capoluoghi di provincia e ogni comune appartenente alla singola provincia.
È facile quindi comprendere che un generatore ad alto rendimento e con bassi livelli di emissioni in atmosfera, installato in una zona climatica particolarmente fredda, otterrà un contributo più alto rispetto a un prodotto con performance inferiori e installato in un’area più calda.
Scarica e salva la versione in pdf di questa guida al Conto Termico 2.0 di my-pratiche.it per consultarla comodamente ogni volta che vuoi.
scarica qui6. Chi può beneficiare del Conto Termico 2.0?
Il Conto Termico è rivolto sia ai privati, quindi persone fisiche, ma anche a imprese e condomini, che intendono realizzare interventi finalizzati al risparmio energetico e all’uso di fonti rinnovabili.
Il Conto Termico è un’occasione per dare un contributo importante al nostro ambiente verso la transizione “green” con l’uso di fonti di energia più sostenibili.
Le strutture aziendali e i condomini, indipendentemente dalla loro dimensione, che di norma sono gli edifici più inquinanti, possono infatti accelerare più efficacemente la transizione usufruendo del Conto Termico per implementare sistemi di riscaldamento più sostenibili risparmiando denaro e accorciando il periodo di ammortamento della spesa.
7. Alcune regole da seguire per il buon esito della pratica di Conto Termico 2.0
Per il buon esito della pratica di Conto Termico è necessario tenere presente alcune regole:
Il nuovo sistema di riscaldamento deve riscaldare le stesse utenze (stanze/ambienti) del precedente generatore, mantenendo una potenza installata che non deve superare di oltre il 10% di quella dei vecchi sostituiti.
Qualora si preveda di superare il 10% della potenza del vecchio generatore, si ha un
potenziamento, è quindi necessario fornire una giustificazione adeguata attraverso la
relazione di un professionista tecnico.
Da notare che, per stufe e termocamini a biomassa, la relazione tecnica non è richiesta per
potenze post-operam fino a 15 kW.
Per quanto riguarda le caldaie, è obbligatorio dotare i corpi scaldanti (termosifoni) ad alta temperatura di valvole termostatiche o sistemi modulanti. In caso di installazione di una caldaia a biomassa, bisogna installare anche un accumulatore di acqua (puffer) con un contenuto d’acqua di almeno 20lt per kw di potenza del nuovo generatore.
Nel caso di sostituzione di un generatore a biomassa esistente, il nuovo generatore deve avere una certificazione ambientale almeno a 4 stelle. Se l’intervento riguarda la sostituzione di un generatore diverso da quello a biomassa, (gasolio, olio combustibile) è necessaria una certificazione a 5 stelle.
In ogni caso, devono essere rispettati i requisiti del Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2016, che prevede per le caldaie un rendimento termico utile non inferiore al 87%+log (Pn), mentre, per stufe e termocamini, il rendimento termico utile deve superare l’85%.
I pagamenti al fornitore/installatore devono avvenire esclusivamente con bonifico bancario
o postale ordinario con riportato nella causale:
“DM 16-02-2016 - N. FATTURA DEL 00/00/0000 - CODICE FISCALE CLIENTE - PARTITA IVA
DEL BENEFICIARIO”
8. Come richiedere il Conto Termico 2.0
La procedura si avvia presentando la domanda attraverso gli appositi moduli disponibili sul sito del GSE. Successivamente, è necessario avviare i lavori con professionisti qualificati, e alla fine dei lavori, presentare la documentazione di fine lavori al GSE.
Approfondiamo le fasi chiave del procedimento
Valutazione del progetto
Prima di iniziare l’intervento, è necessario effettuare una valutazione del progetto. In questa fase, sarà fondamentale verificare che gli interventi proposti siano conformi agli standard e ai requisiti stabiliti dal Conto Termico.
È importante scattare delle foto alla centrale termica o al locale di installazione prima dell’intervento (ante operam), con il generatore da sostituire presente e funzionante.
Inizio dei lavori e realizzazione dell’intervento
Una volta avviato i lavori, per realizzare l’intervento, è importante assicurarsi che tali interventi siano eseguiti da professionisti qualificati, garantendo che rispettino gli standard richiesti per beneficiare del Conto Termico.
Devono essere emesse regolari fatture e i pagamenti devono essere eseguiti con bonifici provenienti dal C/C intestato al Soggetto responsabile (intestatario della pratica).
L’intervento deve essere concluso entro 90 giorni dall’ultimo pagamento.
È importante scattare delle foto dell’intervento eseguito (post operam), della targa del nuovo generatore e dei vari collegamenti all’impianto esistente realizzati.
È necessario infine richiedere all’installatore la dichiarazione di conformità dell’intervento, la compilazione del Libretto e l’accatastamento dell’impianto nel Catasto informatico regionale.
Ricorda di conservare tutta la documentazione fino a 5 anni successivi dall’ultimo pagamento.
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scarica qui9. Quando presentare la richiesta del conto termico 2.0?
Dopo la conclusione l’intervento, si può procedere con la presentazione della domanda per il Conto Termico.
La richiesta di concessione deve essere svolta attraverso il PortalTermico del GSE, entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento.
Questa fase implica la compilazione di moduli specifici, dove occorrerà fornire dettagli sull’intervento programmato, inclusi i costi previsti e i dati relativi all’efficienza energetica.
Quali sono i documenti necessari per la richiesta del Conto Termico?
La documentazione necessaria include:
» la domanda di partecipazione
» la descrizione degli interventi
» preventivi dettagliati
» fatture e bonifici ordinari parlanti
» dichiarazione di conformità
» certificati degli interventi effettuati
» e documentazione di fine lavori
Acquista il servizio di my-pratiche e potrai direttamente scaricare on line la “Scheda di raccolta dati” da compilare con tutte le informazioni e i documenti necessari richiesti dal GSE.
Svolto questo passaggio, il GSE invierà la lettera di accettazione degli incentivi e il destinatario dovrà accettare a sua volta la scheda di contratto con il GSE.
My-Pratiche ti offre un servizio completo di consulenza specializzata e si occupa di tutto quanto è necessario per la gestione corretta della tua pratica seguendo fase per fase tutto l’iter burocratico.
Erogazione del rimborso: procedura e termini di presentazione
Come avviene il rimborso? Sempre attraverso il GSE, che effettua i pagamenti sulla base delle spese effettivamente sostenute per l’intervento.
Il processo di rimborso segue le seguenti tappe:
» Verifica della documentazione: il GSE verifica la completezza e la correttezza della documentazione presentata.
» Valutazione dei costi: viene effettuata una valutazione dei costi sostenuti per gli interventi.
Tempi e modalità di erogazione del contributo del Conto Termico
Una volta completate le fasi di verifica e valutazione, il GSE procede con l’erogazione del rimborso direttamente sul conto indicato dal richiedente.
Il rimborso viene erogato in un’unica soluzione nel caso di un contributo minore o uguale a € 5.000 mentre, se superiore ai 5.000 €, in due rate annuali in caso di potenze inferiori ai 35kw e in 5 rate annuali per potenze superiori ai 35kw.
L’incentivo sarà erogato entro un periodo di due mesi a partire dalla data in cui il contratto viene attivato.
Il pagamento della prima rata avverrà entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello del bimestre in cui cade la data di attivazione del contratto.
Posso usufruire del Conto Termico per sostituire una caldaia a GPL?
La sostituzione dei generatori di calore a GPL è consentita esclusivamente per interventi svolti in aree non metanizzate e limitatamente alle aziende agricole.
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