Le tipologie di impianti ad energia rinnovabile
Una panoramica sulle tipologie di impianti ad energia rinnovabile
Ogni fonte di energia rinnovabile richiede l’installazione di specifici impianti per la sua cattura e conversione in energia utilizzabile. Ecco, qui di seguito, alcune delle principali tipologie di impianti associati alle fonti rinnovabili.
Impianti fotovoltaici
Gli impianti fotovoltaici rappresentano una delle tecnologie più diffuse e promettenti nel campo delle energie rinnovabili. Composti principalmente da pannelli solari, sono progettati per catturare la luce solare e convertirla direttamente in energia elettrica mediante un fenomeno chiamato effetto fotovoltaico.
Impianti solari termici
Gli impianti solari termici rappresentano una forma versatile ed efficiente di tecnologia solare che sfrutta l’energia termica del sole per scopi di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria. Questi sistemi sono progettati per catturare e utilizzare il calore solare attraverso l’uso di collettori solari, che possono essere montati sui tetti degli edifici o in altre aree esposte al sole.
Impianti di cogenerazione e trigenerazione
Gli impianti di cogenerazione e trigenerazione sono sistemi energetici avanzati che consentono di produrre contemporaneamente più forme di energia utilizzando una singola fonte di combustibile primario.
Impianti a biomassa
Gli impianti a biomassa sono sistemi di produzione energetica che sfruttano la combustione di materiali biologici o organici, noti come biomassa, per generare calore o elettricità. Questi impianti rappresentano una forma di energia rinnovabile, in quanto la biomassa utilizzata può essere rigenerata nel tempo attraverso processi naturali come la crescita delle piante.
Impianti geotermici
Gli impianti geotermici sfruttano il calore naturale presente all’interno della Terra per generare energia termica ed elettrica.
Ci sono diversi tipi di impianti geotermici, ma i due principali sono:
impianti a bassa entalpia – questi impianti sfruttano la temperatura relativamente bassa del sottosuolo, generalmente tra i 30°C e i 150°C, per riscaldare fluidi come l’acqua. L’acqua calda o il vapore prodotto viene utilizzato direttamente per il riscaldamento degli edifici, per la produzione di acqua calda sanitaria o per applicazioni industriali. Questi impianti sono ampiamente utilizzati nelle aree geotermiche a bassa temperatura, come le sorgenti termali;
impianti ad alta entalpia – questi impianti sfruttano la temperatura più elevata del sottosuolo, che può superare i 150°C, per produrre vapore ad alta pressione. Il vapore viene quindi utilizzato per azionare una turbina collegata a un generatore elettrico, producendo così energia elettrica. Questi impianti sono più complessi e richiedono risorse geotermiche più calde e profonde, spesso trovate in regioni vulcaniche o tettonicamente attive.
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